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Acrobat. Abbiamo testato la nuova funzione che ridispone il PDF in testo liquido

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Adobe Acrobat Reader ha una nuova funzionalità che permette la trasformazione del contenuto testuale dei PDF in testo “liquido” (o reflowable) per migliorarne la leggibilità.. L’abbiamo testata e, in questo articolo, vi spieghiamo come funziona e quali problemi presenta lato accessibilità.

 

Il formato PDF è uno dei formati più popolari per lo scambio e la lettura di documenti digitali, tuttavia a volte presenta diverse problematiche quando si tratta di accessibilità per i lettori dislessici e con disabilità visiva. Questo formato è stato originariamente creato per la stampa, che è il motivo per cui è caratterizzato da un layout fisso. Il formato non è in grado di adattarsi alla dimensione dello schermo: per leggere un PDF su uno smartphone, è quasi inevitabile dover ingrandire la pagina e scorrere verticalmente e orizzontalmente per leggere il testo, cosa che rende difficile la lettura per molti utenti.

D’altro canto, un documento PDF può essere accessibile agli utenti non vedenti se è correttamente taggato. Infatti, un PDF taggato ha una struttura logica che gli screen reader possono interpretare: possiamo paragonare questa struttura alla gerarchia dei nodi del DOM in HTML, ossia alla struttura gerarchica delle pagine web. I tag forniscono informazioni sulla struttura del documento e sui ruoli semantici dei suoi elementi, e questa informazione è riconosciuta dagli screen reader e veicolata agli utenti finali

Un PDF correttamente taggato può così diventare accessibile agli utenti che utilizzano tecnologie assistive, sia che leggano su desktop sia che usino i loro smartphone e tablet. Per esempio, gli utenti di screen reader (o sintesi vocale) possono rapidamente scansionare il documento saltando da un titolo a quello successivo o navigando per tabelle ed elenchi.

La modalità “liquida” (o reflowable)

Adobe Acrobat Reader offre diverse opzioni che aiutano a rendere la lettura dei PDF più accessibile per gli utenti ipovedenti e con disabilità motorie. Queste preferenze permettono all’utente di controllare come i PDF appaiono sullo schermo e come sono letti dagli screen reader.

Tra tutte queste opzioni, ce n’è una particolarmente interessante: la possibilità di ridisporre il PDF per presentare il contenuto testuale temporaneamente su una singola colonna della dimensione della finestra (si parla di contenuto reflowable o di modalità liquida). Negli ultimi anni, ci siamo abituati a leggere e-book o pagine web che possono adattarsi allo schermo del dispositivo usato per la lettura o alla finestra del browser – questo è infatti uno dei requisiti di accessibilità identificato dalle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) – ma, finora, questa modalità di lettura non è stata possibile per i PDF.

Con questa nuova funzione di Adobe Acrobat Reader è finalmente possibile ridisporre i documenti PDF nell’app di lettura, rendendo più facile leggerli su un dispositivo mobile o usando l’ingrandimento o un ingranditore di schermo o un monitor standard. Per ora, questa funzionalità ha alcune limitazioni: moduli, commenti, campi per la firma digitale e artefatti della patina non appaiono nella vista liquida, e ciò significa che nella maggior parte dei casi solo il testo leggibile può essere ridisposto. Le pagine che contengono sia testo leggibile che moduli o campi per la firma digitale non si ridispongono, mentre il testo verticale si ridispone orizzontalmente.

Come funziona nella pratica?

Con questa nuova funzione, puoi ottimizzare i PDF per la ridisposizione taggandoli tu stesso. Se un PDF non è taggato, Acrobat aggiunge dei tag temporanei prima di ridisporlo. Usando Acrobat Pro, è anche possibile controllare se il contenuto o l’ordine di lettura del file taggato contiene inconsistenze.

Per ridisporre un PDF, è sufficiente seguire il percorso Vista > Zoom > Ridisponi in Adobe Acrobat. Per maggiori informazioni, consigliamo di fare riferimento alla guida di Adobe Reader sulla funzione.

I risultati del test: le cose non sono andate come il previsto

Una simile funzionalità si dimostrerebbe senza subbio molto utile per migliorare l’accessibilità e la leggibilità dei PDF sui dispositivi mobili, in particolare per essere letti da persone con disturbi della lettura.

Tuttavia, dal nostro test sono emersi dei problemi. In particolare, questa funzione di ridisposizione nel suo stato attuale non sembra seguire le specifiche PDF, specialmente per quanto riguarda l’ordine di lettura. Malgrado la dichiarazione sopra citata di Adobe che “la taggatura assicura che i blocchi di testo si ridispongano e che il contenuto segua le sequenze appropriate”, l’ordine con cui il contenuto è riorganizzato nella modalità liquida non sempre corrisponde all’ordine di lettura definito nel file.

Per effettuare il test, abbiamo usato un documento PDF taggato con quattro numeri: 4-2-3-1. Scarica qui il PDF di test..

4 blocchi con i numeri 4 3 2 1

L’ordine di lettura dei numeri è 1-2-3-4, così come definito nel file inDesign sorgente, e dovrebbe quindi essere seguito dal contenuto ridisposto. Ma, quando abbiamo aperto il file in Adobe Acrobat Reader e abbiamo attivato la funzionalità, il contenuto è stato ridisposto seguendo l’ordine visuale. L’ordine di lettura precedentemente definito è stato ignorato: la sequenza è diventata 4-2-3-1 e non 1-2-3-4 come avrebbe dovuto essere.

Testo: 4 2 3 1

Tutto questo ci porta a una domanda fondamentale: se i creatori di PDF (come gli editori) non hanno controllo su come questi file saranno visualizzati in modalità liquida, come possono essere sicuri che i loro PDF (taggati) saranno usabili e accessibili – usando Acrobat – dalle persone con disabilità visiva e dagli utenti dislessici?

Conclusioni

La funzionalità reflow di Acrobat non sembra ancora funzionare in modo ottimale.

Negli ultimi anni, ci sono stati molti miglioramenti e innovazioni sul fronte dell’accessibilità dei PDF, e Adobe continua la sua missione di rendere il formato più accessibile per tutti gli utenti. Tuttavia, la piena accessibilità non è ancora stata raggiunta. Anche la funzione reflow è interessante ma, dal nostro punto di vista, non è ancora soddisfacente e, invece di aiutare, rischia di compromettere l’esperienza di lettura.

Inoltre, dovrebbe essere ricordato che questa funzionalità di redisposizione è una modalità di visualizzazione implementata da una specifica soluzione di lettura, e non una caratteristica nativa del formato PDF. Anche se Adobe riuscisse a risolvere questo problema e a ottimizzare il reflow dei PDF, la funzionalità non sarebbe disponibile per tutti gli utenti, per esempio coloro che utilizzano sistemi operativi che non supportano Adobe Acrobat Reader, come Linux.