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Fotografia della facciata del palazzo in cui si trova Strand Bookstore Fotografia della facciata del palazzo in cui si trova Strand Bookstore
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Strand Bookstore. Lo store online citato perché non accessibile

Novità

Come molte delle più importanti librerie, la storica Strand di New York, rende oggi disponibili i suoi libri anche sul web permettendo ai lettori di navigare fra gli “scaffali virtuali” del suo sito e di procedere all’acquisto dei titoli che preferiscono.

Tuttavia, non tutti i clienti risultano soddisfatti di questo servizio: lo scorso 19 dicembre Marta Hanyzkiewicz, una donna con disabilità visiva, ha intentato una class action contro la Strand Book Store Inc. accusando l’azienda di violare l’Americans with Disabilities Act (ADA), la legge federale statunitense che punisce la discriminazione delle persone con disabilità garantendone le pari opportunità.

Secondo Hanyzkiewicz, infatti, lo store online presenta diversi problemi di accessibilità, impedendo alle persone cieche e ipovedenti di avere un’esperienza di ricerca e acquisto equivalente a quella di tutti gli altri utenti.

Fra le criticità denunciate attraverso la class action vi sono, per esempio, l’assenza di descrizioni alternative che possano restituire a chi non vede le informazioni sul contenuto di un’immagine, la mancata taggatura semantica dei titoli che serve a comunicare la struttura gerarchica della pagina e la presenza di link “rotti” che puntano verso una risorsa non disponibile. Simili carenze possono determinare per gli utenti che utilizzano tecnologie assistive nella navigazione di un sito l’impossibilità di usufruire di prodotti, contenuti e servizi digitali.

A causa di queste criticità, la donna ha dichiarato di non essere stata messa nelle condizioni di comprendere quali fossero i libri in vendita sullo store della libreria. Ciò che richiede la class action da lei intentata, oltre al risarcimento dei danni e delle spese processuali, è che Strand Book Store intervenga sull’e-commerce per renderlo e mantenerlo nel tempo accessibile a tutti gli utenti.

La normativa in Europa su questo tema

Indipendentemente dall’esito dell’azione legale, l’episodio risulta significativo perché mette in luce come le esigenze di accessibilità dei lettori con disabilità non riguardino esclusivamente gli e-book, ma coinvolgano l’intera filiera di una pubblicazione: gli editori, i distributori e le librerie e tutti coloro che hanno un ruolo nel settore editoriale devono prendere in considerazione l’accessibilità non solo di singoli titoli, ma anche dei cataloghi, dei canali distributivi, dei software e delle applicazioni di lettura.

Questa necessità è oggi riconosciuta anche nel contesto europeo, all’interno del quale l’approvazione dell’European Accessibility Act ha segnato da questo punto di vista una svolta fondamentale, decretando che a partire da giugno 2025 numerosi prodotti e servizi dovranno soddisfare specifici requisiti di accessibilità. Fra i servizi a cui la Direttiva si applica vi sono anche gli e-book, prevendendo il coinvolgimento dell’intera filiera editoriale che dovrà garantire servizi accessibili.

Per saperne di più:

Contesto legislativo