Cerca
Fotografia del simbolo della sedia a rotelle con scritta Fotografia del simbolo della sedia a rotelle con scritta
leggi tutte le news

Giornata delle persone con disabilità. I numeri e le strategie in atto in Europa

Novità

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Indetta dalle Nazioni Unite dal 1992, la ricorrenza nasce per accrescere la consapevolezza dei problemi connessi alla disabilità e per diffondere l’impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità, in tutte le sfere della società e dello sviluppo.

Ogni anno la giornata si concentra su un tema diverso, quest’anno il focus sarà sul mondo post pandemico: Leadership and participation of persons with disabilities toward an inclusive, accessible and sustainable post-COVID-19 world.

Più di un miliardo di persone, circa il 15% della popolazione mondiale, ha una forma di disabilità. Una percentuale in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione mondiale e dell’aumento delle condizioni di salute croniche.

Quali sono le strategie europee al momento in atto che si propongono di apportare significativi cambiamenti nella vita delle persone con disabilità? E quali sono le questioni fondamentali che dovranno essere considerate nei prossimi anni per garantire davvero i diritti di tutti?

Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030

Negli ultimi dieci anni la Strategia europea sulla disabilità 2010-2020 ha dato la priorità al sostegno alle persone con disabilità e ha prodotto miglioramenti nei settori dell’accessibilità, della sensibilizzazione, dell’istruzione e della formazione, della protezione sociale e della salute.

Ora, per l’agenda 2021-2030, l’Europa ha una nuova Strategia rafforzata sui diritti per le persone con disabilità, che guiderà l’azione degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE, basandosi sui risultati conseguiti nei dieci anni precedenti e offrendo soluzioni alle sfide future.

L’obiettivo è quello di garantire che le persone con disabilità in Europa, a prescindere da sesso, origine etnica, religione o credo, età od orientamento sessuale:

  • possano esercitare i loro diritti umani;
  • possano godere di pari opportunità, come l’accesso pieno all’assistenza sanitaria, allo studio e all’apprendimento;
  • possano partecipare alla società e all’economia su base di parità;
  • possano decidere dove, come e con chi vivere;
  • possano circolare liberamente nell’UE indipendentemente dalle loro esigenze di sostegno;
  • non subiscano più discriminazioni.

Istruzione inclusiva e accessibile a tutti

La Strategia mira a migliorare la qualità della vita e l’autonomia delle persone con disabilità, ad esempio attraverso manovre che sviluppino competenze per nuove professioni e favoriscano l’occupazione. Uno dei punti centrali della Strategia 2021-2030 riguarda – non a caso – il pieno accesso allo studio e all’istruzione.

Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale affermato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (art. 24). Sfortunatamente, i dati più recenti disponibili mostrano che il 20,3% delle persone con disabilità in Europa abbandona prematuramente la scuola, un dato doppio rispetto al 10,8% delle persone senza disabilità.

A livello europeo, il numero di studenti con disabilità sta crescendo quasi ovunque. Prendendo come esempio la situazione italiana, nell’anno scolastico 2019-20 gli studenti con disabilità sono stati 13.000 in più rispetto all’anno precedente [vedi il paragrafo Italia. I numeri della disabilità nelle scuole]. Grazie alla maggiore consapevolezza sull’argomento, cresce anche il numero di studenti iscritti con bisogni educativi speciali (BES) e sono sempre di più gli studenti con un certificato di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), come la dislessia.

Le barriere che ostacolano l’accesso all’istruzione sono tante e di diverso tipo, soprattutto per gli studenti che necessitano di un sostegno di alto livello e che in certi casi sono costretti ad abbandonare la scuola.

Le barriere architettoniche sono tra i principali impedimenti all’accesso ai luoghi della scuola. Un altro ostacolo riguarda invece l’impossibilità di fornire a tutti lo stesso materiale scolastico.

L’accessibilità di libri e documenti è quindi un passaggio necessario per garantire a tutti il ​​pieno accesso all’istruzione. Per esempio esempio, gli alunni con una disabilità visiva dovrebbero essere messi in grado di leggere e consultare le pubblicazioni digitali in modo indipendente utilizzando tecnologie assistive. L’European Accessibility Act (EAA) è nato per facilitare almeno in parte il superamento di questa barriera: a partire da giugno 2025, gli e-book, i software di lettura e le librerie online dovranno essere accessibili a tutti.

Italia. I numeri della disabilità nelle scuole

Secondo Istat, nell’anno scolastico 2019-2020 erano quasi 300 mila gli alunni con disabilità nelle scuole italiane, pari al 3,5% degli iscritti.

Si tratta di un numero in crescita rispetto all’anno scolastico precedente (+ 13 mila studenti). Di pari passo, è in crescita anche il numero di insegnanti di sostegno, che appaiono in numero adeguato anche se con discrepanze su base regionale. Il dato preoccupante riguarda l’adeguata preparazione di queste figure: ben il 37% degli insegnanti di sostegno non ha infatti una formazione specializzata.

L’80% delle persone con disabilità vive in paesi in via di sviluppo

Quando si parla di disabilità è tuttavia fondamentale ricordarci che di quel miliardo di persone con disabilità nel mondo, ben l’80% vive in paesi in via di sviluppo che spesso non possono permettersi delle serie politiche di sostegno. In futuro, saranno quindi i sistemi economici che possono permetterselo a doversi farsi carico di una nuova responsabilità: dare vita a delle strategie veramente più inclusive, che tengano conto della distribuzione geografica della disabilità del mondo, coinvolgendo quindi un raggio più ampio di nazioni.