Horus technology
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“Un giorno ci trovavamo a Genova e una persona ci fermò: voleva sapere come raggiungere la fermata dell’autobus più vicina. Era un ragazzo non vedente e stava chiedendo aiuto per orientarsi. Senza di noi avrebbe dovuto ricordarsi gli angoli e le svolte per riuscire a raggiungere la fermata”.
Da questa esperienza è nata Horus Technology, un’azienda italiana fondata da tre studenti universitari under 24 che sviluppa soluzioni innovative applicate alla disabilità visiva. La loro mission è quella di restituire ai quasi 300 milioni di ipovedenti e non vedenti nel mondo l’indipendenza nelle azioni di tutti i giorni.
Horus è il primo dispositivo proposto. Il suo funzionamento è molto semplice: si aggancia alle stanghette di qualunque paio di occhiali, cattura la realtà circostante grazie ai suoi sensori e la descrive all’utente con un messaggio verbale attraverso conduzione ossea, il tutto senza bisogno di connessione internet. Le sue funzionalità principali sono la lettura di testi, l’assistenza alla navigazione e il riconoscimento di oggetti e volti.
Il team di dice ottimista per il futuro: "Horus ha riscontrato molto interesse sia dalle persone non vedenti che nell’ambito di competizioni per le nuove tecnologie e ora abbiamo iniziato una raccolta fondi sul sito per poter finanziare lo sviluppo di prototipi da affidare a persone non vedenti ed ipovedenti che possano indirizzarci per ottenere un dispositivo veramente funzionale".