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Giornata nazionale del braille

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Già da qualche anno, dieci per la precisione, il 21 febbraio è una data importante per chi si occupa di disabilità visive: nel 2007 è stata infatti istituita la Giornata nazionale del braille. La ricorrenza si celebra nell’ambito della Giornata internazionale della lingua madre promossa dall’Unesco. 

 

L’alfabeto braille è un sistema di scrittura e lettura tattile basato sui punti, solitamente sei oppure otto, che occupano una posizione in rilievo in altrettante celle. Le differenti combinazioni dei punti in rilievo equivalgono ognuna a una lettera diversa. Il braille, che prende il nome da Louis Braille, fu elaborato nella prima metà dell’Ottocento e da allora si è imposto come sistema di scrittura e lettura adottato dalle persone con disabilità visiva, soprattutto non vedenti. 

 

Da "semplice" alfabeto, con l’introduzione della Giornata nazionale, il braille è diventato un veicolo di sensibilizzazione al tema della disabilità visiva. In tutta Italia, le sedi locali dell’UICI Onlus – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con cui Fondazione LIA ha instaurato sin dagli esordi una stretta collaborazione – organizzano eventi mirati a sensibilizzare chi ancora non conosce il tema della disabilità visiva, e a includere chi lo vive quotidianamente. 

 

Segnaliamo, in particolare, la giornata braille al Museo Omero di Ancona, il percoso tattile dedicato a non vedenti e ipovedenti delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti organizzato in collaborazione con la sezione di Firenze dell’UICI, il finissage della mostra Sensi Unici al Palazzo delle Esposizioni di Roma e, per finire, a Napoli la guida in rilievo delle Gallerie d’Italia del Palazzo Zevallos Stigliano.