4LIA : lettura digitale per tutti.
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Tra maggio e giugno, tra Milano, Roma e Bologna si è tenuto 4LIA – Formazione LIA, progetto di informazione e formazione alla lettura digitale accessibile rivolto a non vedenti e ipovedenti, realizzato grazie al finanziamento del Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo. Antonino Cotroneo, formatore del corso, ha tracciato un bilancio di questo percorso:
«Gli incontri di 4LIA si sono conclusi da alcune settimane e confesso che ancora faccio una certa fatica a sintetizzarmi in un quadro esaustivo ciò che queste giornate hanno rappresentato; per me, per i corsisti, per LIA. Tale è stata la densità di emozioni e di contenuti che ci ha coinvolti.
Quando ripenso a quanto trascorso, la prima parola che fa capolino alla mia mente è "entusiasmo". Ci siamo relazionati con persone ipovedenti, non vedenti, genitori di ragazzi con disabilità visiva, psicologi, educatori che lavorano con essi, e lo spirito che animava tutti noi era quello di scoprire insieme qualcosa di veramente significativo. Abbiamo parlato di lettura digitale accessibile, un argomento noto e sempre attuale per chi non ci vede, ma che durante 4LIA abbiamo visto ammantarsi di una nuova luce. Perché, se da una parte è vero che le persone cieche o ipovedenti hanno mediamente già molta familiarità con i testi digitali nei formati classici (txt, doc), dato che sono stati proprio questi a spalancare definitivamente loro le porte della lettura e dell’istruzione su larga scala, dall’altra il formato accessibile per eccellenza, nonché quello che rappresenta il presente e soprattutto il futuro dei contenuti editoriali totalmente accessibili, cioè l’EPUB (sia nella versione 2 che 3), sembra essere ancora praticamente un perfetto sconosciuto.
Tutti assieme abbiamo intrapreso questo avvincente viaggio. Alcuni avevano familiarità con gli attrezzi del mestiere (i dispositivi e le tecnologie assistive), molti non conoscevano né il mezzo (formati e applicazioni) che ci avrebbe portato a destinazione, né la meta (le possibilità di lettura completamente accessibile); qualcuno aveva una idea dell’uno o dell’altra; a me, Giulia e Rosa – le altre docenti del corso – toccava governare la rotta tenendo conto della grande eterogeneità dell’equipaggio. Ma la cosa certa era che tutti volevamo arrivare, assieme, a destinazione e la cosa ci divertiva.
E così, partendo con gli incontri dapprima teorici, si iniziava a prendere coscienza del fatto che esistevano nuove e più potenti opportunità per la lettura accessibile e andavano delineandosi i promettenti contorni dei file in EPUB. Quindi la possibilità di navigare all’interno di un testo, anche grazie a un indice funzionale, spostandosi di capitolo in capitolo, di paragrafo in paragrafo, fissare segnalibri e appuntare annotazioni esattamente, se non con addirittura più efficienza, di come si fa su un testo cartaceo, leggere le tabelle comprendendone, perfettamente e senza smarrirsi, la semantica associata ai dati. Per le persone con ipovisione, adattare il testo alle proprie esigenze visive, personalizzandone il carattere, lo sfondo, l’interlinea, imparare, all’occorrenza, anche ad appoggiarsi ad una voce sintetica che legge per noi.
L’entusiasmo dei corsisti ha visto il suo picco quando, finalmente, è stato possibile sperimentare sui dispositivi quanto fino ad allora era stato soltanto intravisto, forse anche con un pizzico di scetticismo sparso qua e là… È stato nelle ore di laboratorio, troppo poche a detta dei partecipanti, a posteriori, che le possibilità offerte dai testi completamente accessibili è venuta veramente fuori. Di applicazione in applicazione si è configurato un puzzle che ha definitivamente messo in luce quanto il formato EPUB renda veramente possibile fruire in maniera totalmente accessibile un testo elettronico e consegni al lettore esattamente lo stesso livello di maneggevolezza di un testo cartaceo con, anzi, numerosi valori aggiunti. Allo stesso tempo, ahinoi, è emerso anche quanto sia importante che le applicazioni ne soddisfino appieno i requisiti, in modo da non diventare esse stesse un ostacolo all’accessibilità. E abbiamo visto che in alcuni casi questo ancora accade e smorza lo slancio di chi, con una qualche disabilità visiva, si accosti alla lettura certo di avere nell’EPUB ormai in mano uno strumento estremamente duttile e potente.
Adesso che gli incontri di 4LIA sono conclusi, il bagaglio che porto con me è grande. Circa cinquanta persone, che grazie alle ore trascorse assieme hanno aperto nuove ed importanti finestre sulla loro scalata alla "normalità"; oppure, acquisito nuove competenze di cui gioveranno i ragazzi con disabilità visiva che incontreranno. Ciò mi rende enormemente fiero di fare questo lavoro e felice del fatto che i percorsi che mi trovo a compiere in ambito personale, prima ancora che professionale, possano essere di supporto anche ad altri che si trovano in una condizione simile alla mia. Porto con me l’entusiasmo di chi ha partecipato, le mille e-mail e telefonate che abbiamo ricevuto a richiesta di supporto, o di chi voleva semplicemente condividere con noi la sua esperienza di lettura, o di chi non si capacitva per il bug di un’applicazione o per una funzionalità non supportata appieno. Da utente, prima ancora che da docente, spero che questa bell’avventura sia servita a LIA per toccare da vicino quanta necessità di formazione ci sia ancora a valle della filiera (quindi utenti finali o figure professionali che li affiancano).
Fortunatamente, il viaggio con 4LIA continua con i podcast, che usciranno a partire dal mese di settembre, e con i quali vogliamo dare un assaggio di quanto trascorso nei nostri incontri, nella speranza che sempre più utenti possano affacciarsi a quello che è il futuro della lettura digitale… per tutti.
Buona scoperta e seguiteci in tanti!»