La prima, la migliore della Compagnia Berardi-Casolari al Teatro Elfo Puccini
Questa volta parliamo di teatro e lo facciamo per segnalarvi un evento che coinvolge gli amici della Compagnia Berardi-Casolari, la cui collaborazione al progetto ACT – Accessible Theatre nel 2015 è stata preziosa.
Gianfranco – non vedente – e Gabriella, attori e drammaturghi di lungo corso, presenteranno lo spettacolo originale La prima, la migliore al Teatro Elfo Puccini di Milano in Sala Fassbinder dal 14 al 19 febbraio. La rappresentazione, a cui prenderà parte anche Davide Berardi, andrà in scena alle 21.00 dal martedì al sabato e alle 16.30 domenica 19. Il biglietto intero costa 32, 50 euro, con riduzione il martedì, riduzioni under 18, under 25 e over 65 e convenzioni speciali per le scuole, che potranno partecipare a repliche dedicate. I biglietti si possono già acquistare o prenotare sul sito del Teatro.
«Volgendo lo sguardo agli spettacoli che abbiamo realizzato – raccontano Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari – ci accorgiamo che il conflitto, con noi stessi e con la realtà circostante, è stato e continua a essere il motore della nostra ricerca, come attori, autori ed esseri umani.
L’occasione questa volta è quella del centenario del primo conflitto mondiale che sconvolse l’Italia, l’Europa e il pianeta intero. L’idea ci è venuta qualche anno fa leggendo il romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque. L’autore in maniera lucida e feroce racconta di popoli lanciati uno contro l’altro, per odio e per orgoglio e al contempo riflette e fa riflettere sulla situazione di depressione e disperazione che avvolgeva la società ieri, come quella di oggi. La condizione di una generazione "perduta" per un’ideologia criminale, propagandata a tutto spiano, la distanza fra il popolo e chi lo governa, il cambiamento epocale e il conseguente smarrimento esistenziale, diventano metafore per raccontare la nostra condizione».
In occasione della serata finale del progetto ACT, Gianfranco Berardi, attore non vedente, e Gabriella Casolari avevano curato la direzione artistica di una drammaturgia originale a cui avevano preso parte gli attori – vedenti, non vedenti e ipovedenti – che avevano frequentato i corsi di lettura digitale accessibile organizzati da Fondazione LIA e i corsi di recitazione tenuti da Alberto Valente in collaborazione con Fondazione Teatro Piemonte Europa. Il progetto, ricordiamo, era stato realizzato con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.