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Audiodescrizioni integrate: che cosa sono e come scriverle

Ricerca e Sviluppo

Negli ultimi anni, i video sono diventati un elemento dominante online: grazie alla loro immediatezza ed efficacia comunicativa, sono spesso una delle scelte preferite dai venditori e dalle grandi compagnie per veicolare i contenuti.

Come ogni altro contenuto, i video dovrebbero essere accessibili in modo che tutti gli utenti possano accedere all’informazione veicolata o godersi il contenuto d’intrattenimento, comprese le persone cieche o con ipovisione, sorde o con disabilità uditiva. Questo vale per tutti i tipi di video: vlog, spot commerciali, tutorial, programmi televisivi o film.

L’accessibilità dei video – come l’accessibilità degli e-book – deve però essere pensata guardando all’intero ecosistema di cui fanno parte: a essere accessibili devono essere tutti i passaggi della catena, dalla progettazione e creazione del contenuto alla scelta del lettore video, fino alla piattaforma di distribuzione, che sia un sito web o un’applicazione dedicata.

Ma quando si tratta del video in sé, come possiamo renderlo accessibile? Ci sono quattro strumenti principali per migliorare l’accessibilità dei video: sottotitoli (caption), trascrizione, traduzione in lingua dei segni e audiodescrizione. Tutti gli utenti possono beneficiare della presenza dei sottotitoli o di una trascrizione, la traduzione in lingua dei segni e l’audiodescrizione soddisfano i bisogni specifici di utenti con disabilità.

Audiodescrizioni integrate

Concentriamoci in particolare sull’audiodescrizione. Le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) ci danno la seguente definizione: “Una narrazione aggiunta al sonoro, utilizzata per descrivere significativi dettagli visuali, che non potrebbero essere altrimenti compresi solo ascoltando la traccia audio principale”. Le audiodescrizioni sono tipicamente usate per rendere i film e i video lunghi accessibili e forniscono informazioni su: azioni, personaggi, cambio di scena, testo in sovrimpressione e contenuto visuale importante. Le audiodescrizioni completano la traccia audio regolare di un video, fornendo tutte le informazioni che permettono agli utenti ciechi e ipovedenti di comprendere cosa sta succedendo sullo schermo.

Ce ne sono di due tipo: l’audiodescrizione standard e l’audiodescrizione integrata. Per spiegare la differenza, Microsoft Accessibility ha pubblicato un breve video che fornisce anche semplici suggerimenti su come creare delle audiodescrizioni integrate efficaci:

A differenza dell’audiodescrizione standard – che è una traccia di narrazione secondaria che fornisce informazioni aggiuntive necessarie per comprendere il contenuto del video – con l’audiodescrizione integrata, ciò che succede sullo schermo è descritto direttamente nel dialogo o nella narrazione principale, il che significa che non c’è bisogno di una traccia di narrazione secondaria aggiuntiva. Il contenuto di queste audiodescrizioni è integrato nello script principale e nella registrazione. Questa soluzione funziona particolarmente bene per certi tutorial e video di istruzioni, dove lo speaker può includere nella sua spiegazione tutti i dettagli necessari per una comprensione esatta delle operazioni da svolgere.

Preparare un’audiodescrizione può essere una vera sfida, specialmente nel caso di video complessi con molti dettagli visuali che non possono essere compresi dalla traccia audio principale – pensiamo, per esempio, alle scene di combattimento.

Ci sono, tuttavia, alcuni semplici suggerimenti che aiutano a scrivere buone audiodescrizioni integrate:

  • Dare contesto al suono: quando ci sono suoni legati all’ambiente o situazioni in cui i personaggi sono sullo schermo, il dialogo che segue dovrebbe fornire le informazioni necessarie per interpretare correttamente questi suoni, se rilevanti per la comprensione della scena. Per esempio, il suono di un campanello d’ingresso può essere seguito dal commento di un personaggio sulla consegna di una spedizione;
  • Mostra e racconta: la narrazione dovrebbe descrivere che cosa sta accadendo sullo schermo;
  • Non esagerare con i dettagli: non è necessario descrivere ogni singolo dettaglio di una scena. Una buona pratica è di scegliere parole descrittive. Per esempio, “un fascio di palloncini colorati” è sufficientemente descrittivo, non c’è bisogno di elencare tutti i colori.

Nel realizzare i vostri video, tenete l’accessibilità in mente dall’inizio: questo aiuterà a includere più informazione possibile direttamente nella traccia audio principale, con il risultato di avere video più accessibili anche se non è fornita alcuna audiodescrizione standard.