Superano quota 40mila gli studenti universitari con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. Alla Sapienza di Roma il primo convegno che mette a confronto rappresentanti del mondo della disabilità, accademico, editoriale e politico per parlare di editoria inclusiva e università

Hanno superato quota 40mila gli studenti universitari italiani con disabilità (come ipovedenti e non vedenti) o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) tra cui la dislessia, in netta crescita negli ultimi anni e in controtendenza rispetto al calo delle immatricolazioni: erano 36.800 nell’anno accademico 2019-2020 (dati Anvur). In pratica oggi il 2% degli studenti universitari ha una disabilità o DSA, erano la metà dieci anni fa. Numeri che dicono di una ricerca di maggiore integrazione: oggi il 76% degli Atenei fornisce loro, su richiesta, materiali didattici in formato accessibile, il 71% attività di tutoraggio, il 55% lezioni con il linguaggio dei segni.

La conferenza “Dentro tutti. L’editoria inclusiva e l’università”, che si terrà a Roma, presso la Sapienza Università di Roma, il 20 giugno approfondirà un elemento cruciale per garantire l’inclusione: l’accessibilità dei testi universitari.

Il tema sarà affrontato a partire dal contesto giuridico, profondamente innovato da due Direttive UE, la prima (cosiddetta Direttiva Marrakech) facilita i servizi delle università nella produzione di versioni speciali accessibili, la seconda (European Accessibility Act) ha introdotto obblighi per editori e università perché l’accessibilità diventi un elemento della progettazione di ebook e servizi digitali. Rappresentanti di case editrici (Il Mulino e D-Scuola del gruppo Mondadori) e university press (della stessa Sapienza e delle università di Firenze, Pisa e Torino) forniranno un quadro dello stato dell’arte editoriale a partire dalle proprie esperienze. Particolare attenzione sarà dedicata alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.

Interverranno, tra gli altri, il capo gabinetto del Ministero dell’Università e della Ricerca, Giuseppe Recinto, la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, i presidenti di ANVUR (Antonio Felice Uricchio), dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Mario Barbuto), della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (Alberto Arenghi), del Gruppo accademico professionale dell’AIE (Maurizio Messina).

L’iniziativa è organizzata dalla Sapienza in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE) e Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili, e vede inoltre il supporto della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD) e del Centro interdipartimentale di ricerca  DigiLab (Sapienza).

“Il contesto legislativo internazionale spinge verso la creazione di un ecosistema editoriale accessibile. Ma quel che si impone adesso è un cambio di paradigma, che includa anche nell’espressione open access il concetto e la pratica dell’accessibilità. Ed è un cambio di paradigma di cui – afferma il professore Gianfranco Crupi dell’Università La Sapienza – deve farsi carico anche e soprattutto il sistema universitario”.

“La scelta di collaborare all’organizzazione del convegno è una conferma del pluriennale impegno di AIE nel campo dell’accessibilità editoriale, che nel 2014 ha portato alla costituzione di Fondazione LIA, e della sua disponibilità a lavorare con gli altri attori coinvolti per trovare soluzioni condivise per favorire l’inclusione di tutti gli studenti” ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi.

“L’evoluzione tecnologica e normativa attuale offrono nuove opportunità di accessibilità alla lettura di libri e ogni altra pubblicazione. Come presidente di Fondazione LIA, che ha in questo ambito un ruolo riconosciuto anche a livello internazionale, sono certo che dal confronto delle esperienze potranno venire nuovi stimoli e idee che mettano l’Italia all’avanguardia anche in ambito universitario” ha dichiarato il presidente di Fondazione LIA e di UICI Mario Barbuto.

Il Convegno si svolge dalle 9 alle 18 all’Università Sapienza, Via del Volsci 122, Aula Levi ed è prevista una diretta streaming su YouTube. Per accedere ai locali dell’Università è necessario essere muniti di un modulo di autocertificazione per il monitoraggio delle presenze, scaricabile qui.

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