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L’accessibilità come obiettivo della Divisione educativa del Gruppo Mondadori

Interviste

Alla settantacinquesima edizione della Frankfurter Buchmesse, Fondazione LIA ha riunito diversi esperti attorno allo stesso tavolo per parlare della “Accessibility Era” che la filiera editoriale sta vivendo. Manca, infatti, meno di un anno all’entrata in vigore, il 28 giugno 2025, della Direttiva Europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi (European Accessibility Act). A questo appuntamento l’intero settore editoriale si sta preparando adeguando i propri flussi produttivi e distributivi per garantire pubblicazioni e servizi digitali accessibili a tutti i lettori.

Il seminario, organizzato nel contesto del progetto APACE, ha in particolar modo voluto mostrare nel concreto cosa significa per un editore lavorare con questo obiettivo. Durante l’incontro è stato presentato il case study della Divisione educativa del Gruppo Mondadori e il suo impegno per adeguare i propri servizi accessibili agli standard internazionali di accessibilità, attraverso un progetto di diversi step di acquisizione di competenze e adeguamento del workflow, che prevede il raggiungimento di questo traguardo.

Abbiamo chiesto ad Alessandra Porcelli (Gruppo Mondadori, Divisione educativa) di raccontarci questo percorso verso l’accessibilità che, anche con il supporto e la collaborazione di Fondazione LIA, il Gruppo sta affrontando.

L’accessibilità nell’editoria scolastica: un viaggio verso il 2025.

 

Fotografia di Alessandra Porcelli

Alessandra Porcelli
Gruppo Mondadori, Divisione educativa

 

L’avvicinarsi di giugno 2025, data in cui lo European Accessibility Act entrerà in vigore, ha costretto l’intero mondo editoriale a individuare nuove modalità di lavoro, nuove soluzioni, nuovi flussi per la produzione ed erogazione dei propri contenuti digitali al fine di garantire il rispetto degli standard di accessibilità.

La divisione Educativa del gruppo Mondadori, focalizzata sul mondo scolastico e accademico, e comprendente Mondadori Education, Rizzoli Education e Deascuola, ha intrapreso il proprio viaggio verso l’accessibilità all’inizio del 2023.  I nuovi standard per l’accessibilità, applicati a una produzione annua molto vasta (circa 600 volumi scolastici e 200.000 pagine) gestita attraverso flussi industrializzati, ci hanno messo di fronte a sfide tecnologiche in un settore in cui la complessità dell’impianto progettuale, grafico e didattico raggiugono i più alti livelli. Il nostro obiettivo, in un flusso “from print to digital”, è stato sempre quello di preservare l’esperienza dell’utente sul libro di carta, cercando soluzioni per convertire in accessibili anche quegli oggetti complessi caratteristici dei libri di scuola.

Per avviare i lavori sull’accessibilità abbiamo costituito un team di progetto con una chiara definizione dei ruoli e della governance, dopo avere individuato le competenze necessarie: project management, R&D, InDesign, pre-stampa, produzione di ebook e asset digitali, gestione della piattaforma digitale e del reader. Fin dall’inizio abbiamo scelto di farci affiancare da Fondazione LIA per la sua pluriennale esperienza, anche internazionale, nell’ambito dell’accessibilità.

Il nostro viaggio è iniziato con un audit sugli ebook e sulla piattaforma proprietaria Hub Scuola per identificare i gap verso i nuovi requisiti. In parallelo abbiamo erogato una formazione interna finalizzata a diffondere la cultura dell’accessibilità estesa non solo ai ruoli tecnici, ma anche al management, perché lo EAA ha un impatto su tutta la strategia delle case editrici.

La fase più intensa ha riguardato l’individuazione delle soluzioni per soddisfare i requisiti, fra cui in primis il testo alternativo, non solo per la descrizione delle immagini e delle illustrazioni, ma anche degli oggetti complessi. Dato che la nostra produzione non è standardizzata in termini di grafica e layout, abbiamo realizzato una mappatura omnicomprensiva dei nostri libri per essere sicuri di identificare tutte le casistiche possibili da contemplare nel nostro sistema di tagging. Abbiamo quindi definito un nuovo set di regole per i fornitori di pre-stampa e abbiamo identificato i requisiti per lo sviluppo del nostro nuovo HTML e del nuovo reader.

Nel 2025 vedrà la luce il nostro nuovo ecosistema digitale accessibile, che comprende gli ebook ma anche il reader, la piattaforma, i siti web e l’eCommerce. Lo EAA è stata un’occasione per rivedere i nostri flussi, renderli più efficienti e coerenti, con benefici che vanno oltre gli scopi dell’accessibilità. Sicuramente un grande effort, che ha richiesto il lavoro di un team strutturato e che ci ha portati a esplorare nuovi partner e nuove soluzioni tecnologiche, anche attraverso la ricerca condotta dall’R&D della casa editrice.

Abbiamo infine definito la nostra roadmap, che prevede un’implementazione in due step, con flussi più prudenti nel 2025 e l’adozione di processi più integrati nel 2026. Questo d’altronde è un progetto che non si concluderà nel 2025: la tecnologia evolve e noi dobbiamo evolvere con la tecnologia.