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L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti aderisce a Fondazione LIA

Rassegna stampa

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti aderisce a Fondazione LIA

Levi (AIE): “Lavoriamo insieme per avere il catalogo di libri in formato digitale accessibile più ampio al mondo”

Barbuto (UICI): “Ci impegniamo perché le persone con disabilità visive possano acquistare o prendere in prestito i libri come chiunque altro”

 

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) aderisce alla Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), diventandone partecipante istituzionale. Lo hanno annunciato oggi il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi e il presidente UICI, Mario Barbuto, in occasione della Giornata Nazionale del Braille 2018.         

Contestualmente all’ingresso di UICI nella Fondazione LIA, Mario Barbuto è stato eletto presidente della Fondazione LIA.           

“È la naturale conclusione di un percorso che ci ha visto lavorare fianco a fianco – ha dichiarato il presidente di AIE Levi – fin dalla progettazione e sviluppo del sistema LIA e poi nella sua crescita fino all’attuale catalogo di 20mila libri digitali accessibili, oggi presenti sul sito www.libriitalianiaccessibili.it. Si tratta del più ampio catalogo al mondo di libri in formato digitale accessibile, prodotti direttamente dagli editori, e ciò ne ha fatto un punto di riferimento internazionale. E lo si è realizzato grazie al lavoro congiunto tra editori ed associazioni ed esperti del mondo delle disabilità”.            

“Il passaggio odierno – ha confermato il presidente di UICI Barbuto – vuole essere un segnale di ulteriore crescita per la Fondazione. I risultati finora raggiunti sono molto importanti, ma è nostro dovere guardare soprattutto alla strada che resta da percorrere. L’obiettivo deve essere ambizioso: che le persone con disabilità visive possano scegliere in autonomia all’interno del catalogo di tutti i lettori, acquistare o prendere a prestito i libri come chiunque altro, con la stessa qualità di lettura e con gli stessi tempi. Per questo il lavoro da fare è ancora molto, ed è importante farlo assieme”.    

“In questo percorso – ha aggiunto Levi – non può essere dimenticato l’investimento iniziale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per lo sviluppo della piattaforma digitale LIA e il sostegno che ancora oggi è garantito dallo stesso Ministero, e in particolare dal direttore generale Biblioteche e Istituti Culturali, Paola Passarelli”.

“Anche per il futuro – ha concluso Barbuto – confidiamo in un percorso congiunto: LIA dimostra che se le associazioni che rappresentano persone con disabilità, gli editori e le istituzioni lavorano assieme le azioni possono essere molto più efficaci. Le tecnologie oggi offrono opportunità per noi impensabili anche pochi anni fa. Sarebbe un peccato non coglierle”.    

Con l’approvazione del nuovo Statuto della Fondazione, è stato eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione: Mario Barbuto (UICI), Federico Motta (Forma Edizioni), Giorgio Dossi (Centro Studi Erickson), Rodolfo Masto (Commissario Straordinario Istituto dei Ciechi di Milano), Piero Attanasio (AIE).

Cristina Mussinelli è stata confermata come Segretario generale.

Qui tutte le cariche: http://www.fondazionelia.org/chi-siamo/governance

 

L’Associazione Italiana Editori (AIE) è l’associazione di categoria, aderente a Confindustria, degli editori italiani – e di quelli stranieri attivi in Italia- di libri, riviste periodiche, di prodotti e contenuti, dell’editoria digitale. AIE rappresenta, sul piano nazionale e internazionale, le imprese che producono contenuti editoriali indipendentemente dal formato -carta o digitale- in cui sono realizzati e distribuiti. AIE si prefigge di rappresentare e tutelare gli editori, di favorirne la crescita professionale, di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo di un moderno mercato editoriale, di contrastare i fenomeni di illegalità e mancato rispetto del diritto d’autore. Tra i suoi obiettivi principali ha la promozione – con il contributo della filiera editoriale – di tutte quelle iniziative che contribuiscono alla diffusione della lettura e del libro, oltre all’allargamento del mercato domestico e l’internazionalizzazione delle imprese e della cultura italiana nel mondo.

 

L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS – APS è un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS – APS ha per scopo l’integrazione dei non vedenti nella società, perseguendo l’unità della categoria. Per il raggiungimento dei suoi fini l’Unione ha anche creato strumenti operativi per sopperire alla mancanza di adeguati servizi sociali dello Stato e degli altri enti pubblici. In particolare vanno ricordati il Centro Nazionale del Libro Parlato, il Centro Ricerca Scientifica, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), l’Agenzia per la Tutela dei Diritti e l’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie per l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti. L’Unione ha anche istituito la Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti fa parte, quale membro fondatore, della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (FAND).

Per un approfondimento è possibile consultare le specifiche sezioni all’interno del sito www.uiciechi.it

 

Fondazione LIA è un’organizzazione no profit che promuove il libro e la lettura attraverso eventi di sensibilizzazione, ricerca sull’accessibilità digitale, corsi di formazione e attività di consulenza.

Le iniziative di LIA sono finalizzate ad ampliare l’accesso ai prodotti editoriali di tutte le categorie deboli, in particolare le persone con disabilità visiva: LIA incoraggia l’integrazione e la partecipazione attiva nel mondo della cultura permettendo di scegliere come, quando e, soprattutto, cosa leggere. Fin dal suo avvio ha potuto contare sulla collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI).