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Come sono andati gli Accessibility Days 2021?

Eventi

Gli Accessibility Days sono un’importante manifestazione italiana dedicata all’accessibilità, alle tecnologie e alla disabilità, che ha l’obiettivo di sensibilizzare, informare e promuovere il dialogo su questi temi. L’edizione 2021 si è svolta interamente online e si è rivelata un successo per quanto riguarda la partecipazione, tra pubblico e professionisti: più di 50 sessioni, 115 speaker e 1200 iscritti, mostrando quanto sia alta in Italia l’attenzione e il bisogno di confronto in questo ambito.

All’evento hanno partecipato anche le istituzioni: Erika Stefani, Ministra per le Disabilità, e Antonio Palmieri, Deputato alla Commissione Cultura, e due aziende internazionali come Facebook e Microsoft, oltre a tante altre realtà italiane. Gli interventi hanno spaziato toccando temi molto diversi: sviluppo di software, design e progettazione, storytelling inclusivo, accessibilità al lavoro, confronto con l’estero, nuove tecnologie, cultura e turismo, didattica e formazione digitale…

Anche Fondazione LIA ha partecipato con l’incontro “Le ultime novità dal W3C per l’accessibilità”, portando la sua esperienza nell’ambito della lettura e dell’editoria digitale, in particolare parlando dell’evoluzione degli standard internazionali per la pubblicazione di libri digitali accessibili.

Alcune novità di questa edizione

Accessibilità e didattica a distanza

La didattica a distanza è stato uno dei temi più trattati in questa edizione proprio perché, per la prima volta, la scuola italiana ha sperimentato l’insegnamento interamente online e attraverso l’uso delle tecnologie. La didattica online ha rappresentato una sfida per studenti e insegnanti ponendo molti interrogativi per quanto riguarda l’accessibilità delle tecnologie e la necessità di definire nuove modalità di insegnamento. In che modo, per esempio, gli insegnanti possono creare corsi efficaci, gradevoli e al tempo stesso accessibili? A questa domanda si è cercato di rispondere durante l’incontro “Insegnare online in modo accessibile ed efficace”. Altri interventi, come “A Scuola con iPad” e “Didattica a distanza e inclusione”, si sono concentrati invece sulle tecnologie che, se utilizzate nel modo giusto, possono favorire una didattica più inclusiva e personalizzata in base alle esigenze di ognuno.

L’accessibilità al museo

Spostiamo l’attenzione su un altro tema della manifestazione, quello dell’accessibilità museale, raccontato attraverso il caso della collaborazione tra la RAI e le Gallerie degli Uffizi. Si tratta di un esempio interessante di sperimentazione per portare l’accessibilità e l’innovazione nel mondo della cultura.

Le Gallerie degli Uffizi hanno organizzato nel mese di marzo 2021 la mostra virtuale “A riveder le stelle” in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. 92 tavole della Divina Commedia illustrate dall’artista cinquecentesco Federico Zuccari sono state messe a disposizione online gratuitamente sul sito degli Uffizi e sono state rese accessibili anche per le persone non vedenti grazie alle audio-descrizioni realizzate con il contributo dalla RAI (disponibili su Rai Easyweb). L’idea è nata da un suggerimento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), unito alla volontà del museo fiorentino di migliorare l’accessibilità non solo degli spazi espositivi, ma anche delle sue opere. È per questo che negli anni gli Uffizi hanno sperimentato modi di fruizione della loro collezione diversi e originali, attraverso il canale visivo, ma anche con il tatto e l’olfatto.

Agli Accessibility Days, sono intervenuti i responsabili per l’accessibilità e le strategie digitali della RAI e degli Uffizi insieme a Luca Della Bianca, che si è occupato di scrivere le audio-descrizioni. Della Bianca ha raccontato il compito delicato della descrizione delle immagini presentando la sua metodologia di lavoro, che ha richiesto competenze diverse in campo sia artistico che letterario, nell’ambito tecnico della descrizione delle immagini, oltre che una grande capacità di mettersi nei panni degli altri.

Gli standard e la valutazione dell’accessibilità

Passando invece ad ambiti più tecnici, come anticipato dall’Accessibility Game, gli standard e i test per la valutazione dell’accessibilità sono stati tra gli argomenti centrali della manifestazione. La creazione di siti, documenti digitali e app accessibili rappresenta solo una parte del lavoro per l’accessibilità. La conformità agli standard internazionali e l’analisi tramite test automatici, controlli manuali e test di usabilità svolti da professionisti esperti è lo step successivo necessario per garantire che tutti gli utenti abbiano un’esperienza accessibile in concreto. Per questo, molte realtà e professionisti che hanno partecipato agli Accessibility Days, inclusa Fondazione LIA, hanno deciso di parlarne.

L’azienda Kapusons, per esempio, ha condiviso i risultati di un’indagine svolta sull’accessibilità dei siti web degli atenei italiani. Nel corso della presentazione è stato ribadito più volte quanto sia fondamentale garantire un’esperienza accessibile nei fatti, con test di usabilità, oltre all’importanza di applicare le linee guida.

Proprio queste ultime sono state al centro dell’intervento di Fondazione LIA, “Le ultime novità dal W3C per l’accessibilità”. Gli standard del W3C per il web e i file digitali sono un punto di riferimento per gli editori e, in generale, per le aziende che vogliono pubblicare contenuti o pubblicazioni digitali accessibili. Gregorio Pellegrino ne ha ripercorso i processi di creazione all’interno dei gruppi di lavoro del W3C, presentandone gli ultimi importanti aggiornamenti, come la pubblicazione delle working draft della versione 3.0 delle WCAG e di nuove specifiche tecniche in materia di accessibilità per il formato EPUB.

Se vi siete persi la diretta dell’intervento, potete recuperare la registrazione qui: